Per anni sono rimasta incastrata in relazioni tossiche e amicizie che mi tenevano bassa.

Lo sapevo che non erano per me: si viveva di lamentele, confronti, giudizi.
Eppure restavo. Per paura di essere esclusa, “diversa”, sola.
Così volavo basso, in silenzio, per non finire “sotto il radar”.

A 18 anni la vita mi ha messo davanti a qualcosa di più grande di me:
sono rimasta incinta. Di due gemelle.
La paura era enorme. E le parole ascoltate in ospedale sono state un macigno:
«Non ce la faranno».

Io però ho scelto di credere.
Ho ascoltato la mia voce interiore. Ho seguito il cuore.
Contro ogni previsione, le mie bambine sono nate sane e forti.
Quel giorno ho capito che dentro di me c’era una forza che non conoscevo.

Sono seguiti anni in cui ho provato a tenere tutto insieme.
C’era una relazione che mi rimpiccioliva, responsabilità ovunque,
e io che accontentavo gli altri perdendo me stessa.

Non racconterò i dettagli: mi bastava capire una cosa semplice e potente
se non mi alzavo io, nessuno mi avrebbe sollevata.